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Modello Pignoramento Presso Terzi Lavoro

Pubblichiamo, sperando di fare cosa gradita, un modello di pignoramento presso terzi lavoro.

Si tratta di un atto di pignoramento redatto nell’interesse di un libero professionista, in seguito all’accoglimento di un ricorso per decreto ingiuntivo da noi depositato.

E’ solo la bozza di atto, senza relazione di notificazione.

TRIBUNALE DI
ATTO DI CITAZIONE PER PIGNORAMENTO PRESSO TERZI
Nell’interesse del sig.
________, rappresentato e difeso in forza di procura allegata al decreto ingiuntivo di cui infra dall’Avv. ____________ed elettivamente domiciliato presso il suo Studio, in


PREMESSO CHE

  1. Il Tribunale di , in data_________, ha emesso decreto ingiuntivo telematico provvisoriamente esecutivo n. , ingiungendo alla Società _________ di pagare al sig._________ l’importo di Euro _________nonché Euro ____________per compensi, oltre contributo unificato, spese forfetarie, accessori di legge, interessi e rivalutazione.
  2. Il predetto Decreto Ingiuntivo, munito di formula esecutiva il____________, veniva notificato in data ____________alla società ____________ in persona del suo legale rappresentante pro-tempore, unitamente all’atto di precetto.
  3. Nell’atto di precetto veniva intimato alla società il pagamento di Euro ____________ comprensivi di compensi per ingiunzione e precetto, oltre a rivalutazione e interessi e spese successive occorrende.
  4. Nessun pagamento veniva tuttavia effettuato da parte della società convenuta entro il termine previsto.
  5. Da notizie assunte la società ____________ è a sua volta creditrice a qualunque titolo di ____________ (c.f. ____________, con sede legale in____________.
  6. Pertanto, è intenzione del creditore procedere al pignoramento di tutte le somme e i beni a qualunque titolo trattenuti o posseduti dai terzi citati nei limiti consentiti dalla legge e fino alla concorrenza della somma precettata di Euro , aumentata della metà ex art. 546 c.p.c. ____________.

Tutto ciò premesso, il sig. ____________come sopra rappresentato e difeso, intima i terzi pignorati ____________ nonché il debitore ____________, dall’astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia dei crediti di cui al citato atto di precetto le somme e/o i beni sottoposte/i a pignoramento e comunque a non disporne senza l’ordine del Giudice e, nel contempo,
cita
____________ in persona del legale rappresentante pro tempore
a comparire
innanzi il Tribunale di ____________, all’udienza del ____________ ore di rito con avvertimento che, non comparendo, si procederà come per legge.
Invita i terzi pignorati


a comunicare
al creditore procedente, nella persona del legale rappresentante pro tempore, la dichiarazione di cui all’articolo 547 c.p.c. entro dieci giorni a mezzo di lettera raccomandata, ovvero a mezzo di posta elettronica certificata presso il di lui domicilio eletto all’indirizzo del difensore costituito come sopra indicato (PEC ____________).
Con l’avvertenza che, in caso di mancata comunicazione della dichiarazione, la stessa dovrà essere resa comparendo in un’apposita udienza e che qualora i legali rappresentanti pro tempore non dovessero comparire alla fissanda udienza o, sebbene comparsi, non dovessero rendere la dichiarazione di cui all’art. 547 c.p.c., il credito pignorato o il possesso di cose di appartenenza del creditore, nell’ammontare o nei termini indicati dal creditore, si considereranno non contestati ai fini del procedimento in corso e dell’esecuzione fondata sul provvedimento di assegnazione (ex 4° comma art. 543 c.p.c.).
Avverte altresì il debitore che, a norma dell’articolo 615, secondo comma, terzo periodo, l’opposizione è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530, 552 e 569 c.p.c., salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l’opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.
, lì ____________

Avv. ____________

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